Di Pietro si dimetta


Intervento dell'On.le Sgarbi alla Camera - 16 ottobre '96

Sono largamente soddisfatto delle dichiarazioni dell'onorevole ministro dell'interno Giorgio Napolitano, perchè corrispondono a quell'equilibrio e a quella misura che si vorrebbero dai Governi e dai magistrati, quell'equilibrio e quella misura che sono la ragione profonda dell'insorgenza morale venuta da parte di alcuni parlamentari in tempi e nella totale indifferenza di questo Parlamento, che ha rappresentato per questi problemi la stessa faccia dei deputati dell'area dell'Ulivo che si vede qui davanti a noi: una totale assenza di espressione e di presenza, salvo l'onorevole Salvati che, infatti, è un extracomunitario C'è un destino di squilibrio per chi come noi - mi riferisco a Tiziana Maiolo e a me - ha detto cose logiche, elementari, schematiche per i diritti delle persone, perchè non si lasciassero morire in carcere senza interrogarli uomini che non avevano fatto più male di quanto avessero fatto gli stessi che li stavano interrogando.
Si tratta di quel principio elementare che è nella mente di chiunque abbia letto Voltaire, di chiunque abbia letto Beccaria, non qualche testo sulla tortura o sulle misure di violenza fisica per far parlare fin tanto che, una volta detto tutto o una parte di tutto, non fossero stati liberati.
Quegli squilibri, quelle violenze che molti hanno subito, e che ha subito anche, ad esempio, il ministro Burlando - per ricordare uno dei tanti amici dei latitanti dell'Ulivo - e quegli errori che sono stati registrati - ricordiamo, da ultimo, quello che riguarda il dottor Gamberale, ma tanti altri che anche noi segnalammo - sono stati compensati con un avviso di garanzia per associazione armata di stampo mafioso all'onorevole Maiolo e all'onorevole Sgarbi, che sono notoriamente due violenti che girano con le pistole e che vanno a fare accordi con la mafia.
Prosciolti da quella risibile accusa, per la verità riconosciuta tale da tutti, salvo qualche sporadico rappresentante del Polo come Mastella, che invece era convinto che noi fossimo veramente mafiosi, oggi ritorna su un giornale l'idea che ancora una volta, pubblicando documenti non da pubblicarsi, "Alfa" ed "Epsilon", che non esiste, bensì,"Ypsilon", cioè io - anche errori elementari di alfabeto, d'altra parte conosciamo ministri che non conoscono la grammatica, così come alcuni magistrati-, tornano ad essere accusati nel momento in cui tutti ravvisano i problemi che noi abbiamo indicato per primi.
Ne tratterà soltanto uno per il tema odierno. Se è nobile e bello l'intervento del ministro Napolitano, che presuppone quella equidistanza e quell'equilibrio che le istituzioni dovrebbero avere, e quindi anche l'ordine giudiziario, mi chiedo nell'ordine: perchè sulla base di intercettazioni false, promosse dalla dottoressa Boccassini, è stato arrestato il magistrato Squillante, è stato inquisito il magistrato Misiani?, è stato trasferito il procuratore Coiro? Tutto ciò infatti è avvenuto sulla base di intercettazioni che non esistevano. Perchè sulla base di intercettazioni - uno dei grandi temi odierni è quello dell'alta fedeltà e dell'impunità e il pubblico ministero Cardino ha dichiarato che c'è alta fedeltà nelle intercettazioni di Pacini Battaglia - è stato arrestato Necci? Viceversa il ministro dei lavori pubblici non soltanto non è stato arrestato - e nessuno glielo augura, perchè c'è uno Stato di diritto anche per lui, ma neppure pensa di dimettersi come qualunque ministro sospettato ha dovuto fare nel corso di quattro anni di violenza giudiziaria da lui stesso promossa - per essere poi chiamato qui una volta che il ministro Prodi, il primo ministro da lui interrogato, è stato salvato dal carcere. Ecco qui il suo inquisitore ministro, quello che ha fatto dimettere tutti i ministri e che oggi, con l'alta fedeltà di quelle intercettazioni, ha la complicità di Pacini Battaglia che dice: non ho pagato Di Pietro. Questa è la prova che c'è tra loro un'associazione e ciò è evidente. Se fossi un pubblico ministero, io sospetterei: prima parla nell'alta fedeltà, ma quell'alta fedeltà non c'è stata per Squillante, ma è stato arrestato lo stesso, così come Coiro è stato inquisito e successivamente Misiani, Necci e via dicendo.
Allora o si libera Necci o si adombra il sospetto, solo il sospetto dal quale io stesso mi allontano, per l'attuale ministro dei lavori pubblici: uomo probo, uomo onesto, ma uomo sospettato e per la dignità che egli ha posto ai suoi inquisiti si deve dimettere, anche se innocente, perchè non ci siano due giustizie, ma una sola. Ci spiegherà dopo, non più da ministro, ma da semplice cittadino, che egli è innocente.
[Dal sito http://www.forza.italia.it]
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