Il Primo intervento dell'onorevole Sgarbi
alla Camera dei Deputati

4 luglio 1992 - Ore 13:55

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, in dissenso dal proprio gruppo, l'onorevole Sgarbi. Ne ha facoltà. (Commenti.) Onorevoli colleghi, vi invito a un po' di pazienza! (Commenti.) Onorevoli colleghi, vi prego di fare silenzio! Onorevole Sgarbi, per cortesia, inizi il suo intervento.

VITTORIO SGARBI. Inizierei volentieri, signor Presidente, se questa Assemblea assumesse il decoroso atteggiamento di ascoltare chi sta parlando. (Vivi commenti.) Allora non parlo!

PRESIDENTE. Onorevole Sgarbi, la prego di iniziare il suo intervento. Non dubito che ella saprà conquistarsi l'attenzione dei colleghi, ai quali ribadisco l'invito ad attenersi ad un comportamento corretto.

VITTORIO SGARBI. Presidente, saprei certamente come conquistarmi l'attenzione dei colleghi, ma il mio intendimento non è quello di accendere in quest'aula uno spettacolo ne di richiamare la curiosità di menti distratte.
Ho la perfetta convinzione che vi sia in quest'aula, molto più che nel paese, una universale incoscienza dei problemi reali e che il governo che sta nascendo - peraltro rispecchiato anche nel discorso poc'anzi pronunciato dall'onorevole Bianco - vada letteralmente ribaltato.
Non vi è nulla da conservare. La scuola è un orrore. I beni culturali allo sfascio. L'ambiente è al limite delle possibilità di sopravvivenza. (Applausi dei deputati dei gruppi dei Verdi e Federalista europeo.)
Quando si parla di famiglia e di scuola, occorre dare alle parole non soltanto un valore formale. Noi siamo una civiltà scomparsa. E perché voi ne abbiate la precisa coscienza, è sufficiente che voi andiate non fuori di qui, ma nel ristorante dei deputati, dove soltanto animali possono magiare nell'orrore di un allestimento che è simbolo di un declino morale ed estetico... (Vivi commenti.) Non per i dodici miliardi, ma per l'ignoranza di chi lo ha disegnato. (Commenti.) Voi non capite nulla! Cosa urlate? (Proteste - Vivi commenti.)

GIUSEPPE SERRA. Capisci tu!

SERGIO COLONI. Basta!

VITTORIO SGARBI. Il punto è questo...

PRESIDENTE. Onorevole Sgarbi, come elle sa, dovrebbe parlare rivolgendosi al Presidente, e non ai colleghi che la interrogano.

VITTORIO SGARBI. Sì, Presidente, ma i colleghi, che ricorrono ad un interloquire piuttosto bestiale che umano, dovrebbero aprire gli occhi ed essere in grado di giudicare ciò che vedono. Hanno frequentato pessime scuole se non sanno intendere che qui, a Montecitorio, siamo al centro dell'orrore.

PRESIDENTE. Onorevole Sgarbi, si pronunci sul Governo!

VITTORIO SGARBI. Il Governo è lo specchio di quell'orrore per un motivo molto semplice, e cioè che la vera questione morale non è quella che è stata indicata con tanta insistenza, cioè la cortruzione dei politici. Che un politico debba essere onesto è un carattere assolutamente interno alla sua dignità di uomo: l'esigenza fondamentale per un politico è di essere capace. Per questo motivo ritengo che la scelta di alcuni tecnici sia stata del tutto dissennata.
Cosa abbia indotto a scegliere come ministro dei Beni Culturali un uomo che, se di archeologia è esperto, lo è soltanto in riferimento all'Unione Sovietica, sinceramente non saprei dire! Certamente, in una scelta di questo genere, c'è un'intenzione precisa: lasciare il Ministero dei Beni Culturali, con il finto moralismo della riduzione dei sottosegretari, nelle mani di un criminale, cioè del direttore generale delle Belle Arti, che ha distrutto il pavimento di piazza della Signoria a Firenze e che ha consentito la distruzione sistematica di Salò, di Benevento (mi riferisco alla strada che porta all'Arco di Traiano), di Corso Sempione a Milano, della chiesa parrocchiale di Massa Lubrense, della stazione di Firenze; e aggiungo la piazza di Catanzaro, la quale rappresenta un altro luogo dell'orrore e del sadismo. Mi chiedo come si sia potuto fare tutto ciò se non per l'indifferenza di un ministro assente e di un sottosegretario che chiede l'autorizzazione a procedere nei miei confronti, quando lui è l'assassino, lui ha distrutto, lui ha consentito l'esportazione abusiva di opere d'arte di cui ho la documentazione e di cui il Parlamento cieco è stato incapace di giudicare! (Applausi dei deputati dei gruppi dei Verdi e della lega Nord.) Ora dobbiamo continuare ad assistere, per ignoranza, a questo crimine? Quando il ministro Ronchey sarà chiamato a giudicare la bontà di un restauro, l'opportunità di affidare un appalto all'una o all'altra ditta (commenti), mi chiedo a chi si rivolgerà: chiederà ai Sisinni, a chi ha già criminalmente distrutto l'Italia?
Allora, come potrei (sia pure con l'amarezza di dovermi dissociare da un partito della maggioranza) dare il mio voto favorevole ad un Governo come questo! Dico ciò proprio perchè credo che l'incompetenza e l'impotenza caratterizzeranno un uomo che ha detto, esattamente come la senatrice Bono Parrino: "Dovrò chiudermi in una stanza a studiare"! Ma, essendo un uomo, nessuno a sottolineato - con le volgarità riservate alla Bono parrino - quanto sia ridicolo che uno cominci a studiare all'età di sessantasette anni. Doveva farlo prima! Probabilmente, anzi certamente, quando avrà finito di studiare, i beni culturali saranno allo sfascio, così come l'ambiente; i beni culturali non sono una questione politica, bensì una questione "fisica". Noi abbiamo un ospedale con troppi malati: ma essi vanno curati e vanno curati da chirurghi competenti, da persone che sanno cosa sta capitando in questo momento (come pochi di voi sanno) a Caserta, a Gorizia, a udine, a Trieste. In ogni luogo o situazione nei quali è mancato l'occhio di persone competenti è stata la catastrofe. Ricordo, ad esempio, che a trieste, in concomitanza con la visita di Sua Santità il Papa, hanno distrutto una serie di confini per la chiesa di san Giusto con interventi "postmoderni" al cui confronto il "cimitero" del ristorante di Montecitorio è quasi un'opera decente!
Di fronte a tutto questo e a una evidente e continua violenza contro il patrimonio artistico, non ci poteva essere maggiore incoscienza che quella di scegliere una persona (il quale forse è un bravo giocatore di tennis e certamente è un uomo capace sul piano culturale generale) priva della conoscenza dei necessari strumenti tecnici, che sono indispensabili per curare un "malato" che sta morendo (mi riferisco alle opere d'arte e all'ambiente e che è minacciato continuamente.
Allora vedendo il ministro Ronchey indifeso, in balìa di un criminale come Sisinni, e fortunatamente liberato dalla presenza del sottosegretario Covatta (applausi dei deputati del gruppo dei Verdi), mi chiedo come vedremo nei prossimi tempi il nostro patrimonio artistico: vedremo tante piazze della Signoria. Se è questo che volete, avete fatto bene a votare a favore di questo Governo, ma i vostri figli vedranno una civiltà scomparsa. (Applausi dei deputati dei gruppi della Lega Nord, dei Verdi e Federalista europeo.)

PRESIDENTE. Sono così eaurite le dichiarazioni di voto. Passiamo alla votazione per appello nominale sulla mozione di fiducia Gerardo Bianco, Buffoni, Battistuzzi, Ferrauto, Caveri ed Ebner. Estraggo a sorte il nome del deputato dal quale inizierà la chiama.(Segue il sorteggio e la votazione)

PRESIDENTE. comunico il risultato della votazione per appello nominale sulla mozione di fiducia Gerardo Bianco, Buffoni, Battistuzzi, Ferrauto, Caveri ed Ebner.

Il Governo fu approvato con 330 voti favorevoli, quello dell'onorevole Sgarbi era uno dei 280 contrari.

[Tratto da "Onorevoli Fantasmi", di V.Sgarbi]

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